Sono passati 6 anni da quando siamo stati a Sydney, di passaggio verso L’Auckland Buskers Festival. E come non resistere e non fare un cappello dall’altra parte del mondo?
cappello
One minute One Show …Eraclea Mare
Our passion for hats or English for busking leads us to perform a bit everywhere … … so here we are at Eraclea Mare! Lately, given the ever-increasing number of artists in circulation (who increasingly “colonize” the coasts without moving for the summer months). Follow our tour we arrive in semi-unknown village … where still the show is an added value and where the public still wants to stop and applaud… #buskingisnotacrime
Qua sotto una puntata della serie “One minute One Show” … tutto uno spettacolo di teatro di strada condensato in un minuto!
Busking mon amour
After much we came back in the beautiful square of Lerici to enjoy a show in the square … ours show! 🙂 It was necessary a nice spring Sunday free from other work and we came go back to doing a hat show, trying to stop people who sometimes stop and sometimes not, make a circle show… fantastic!. We had a lot of fun! Thanks to those who stopped to have fun with us in Lerici.
Ispirando racconti
Ecco un regalo inatteso arrivatoci un paio di giorni dopo uno spettacolo da Stefano, per caso finito nel cerchio del nostro spettacolo fatto a Calizzano settimana scorsa. Parole bellissime, che riempiono di gioia e gratitudine, che ci danno la forza e la voglia di proseguire questa strada bellissima intrapresa anni fa….. Grazie Stefano.
“Mentre gironzolavo per la fiera del paesello, scorsi una piccola folla di persone messe in cerchio con nel mezzo due giovani che saltavano e ballavano vestiti come al circo. Mi avvicinai incuriosito, dovetti allungare un po’ il collo per vedere meglio il loro spettacolo e anche se non capii bene di cosa si trattasse notai la loro mimica che era eccezionale.
Erano i NANIROSSI, una coppia di giovani artisti di strada di cui non avevo mai sentito parlare che senza proferire parola mettevano in scena una serie di schetch, acrobazie, giochi di prestigio che non vedevo dal vivo da quando bambino, ero stato al circo.
Cercai di confondermi timidamente tra la folla per non essere coinvolto nei giochi , due spettatori presero parte attiva allo spettacolo tra gli sguardi incuriositi e gli applausi divertiti del pubblico. I due attori , Rodrigo e Josephine, sprizzavano emozioni ed energia da tutti i pori, i loro sguardi da bambini ingenui e divertiti arrivano diretti al mio cuore ed io cercavo prudentemente di controllare e filtrare le emozioni che suscitavano.
Tutti ci accorgemmo di quanto fosse bella Josephine, del suo fisico asciutto ed elastico, piccola di statura e talmente espressiva da farti capire tutto senza parlare.
Al suo fianco Rodrigo, un bambinone dolcissimo che trasmetteva simpatia e tenerezza, alzando Josephine in aria come un fuscello, fino a farle toccare il cielo. Mi ritrovai come un bambino muto a capire i loro versi, i loro strilli e le loro smorfie, con le mani sopra gli occhi ed il cuore in gola mentre lei si reggeva col solo capo sulla testa di lui, un numero pericolosissimo e difficilissimo, con la paura che lei potesse cadere; a sorridere dei due spettatori coinvolti mentre abbracciati ballavano un lento, a battere le mani al ritmo della musica, dei loro giochi e dei loro salti. Mi ritrovai bambino per quel tempo, che non saprei definire quanto, ad ammirarli fare i loro giochi e noi a dimenticarci di essere adulti, aritrovandoci a sorridere l’uno accanto all’altro pur senza conoscerci.
Io dimenticai addirittura di essere solo, quel piccolo paese era come il mio, quel pubblico era la mia gente e guardava dalla mia stessa parte. Adottammo per quel tempo i due giovani che col loro entusiasmo ci avevano tenuto insieme, un po’ meno arcigni e distanti tra noi, rispetto alla vita di tutti i giorni. Sarà questa la magia del teatro di strada? Abbiamo bisogno anche di queste emozioni per abbattere i nostri muri. Di tornare come quando non avevamo la parola e ci esprimevamo con versacci ed il nostro linguaggio inventato, indicando col dito, piangendo, ridendo e facendo le boccacce per far ridere l’altro. Spogliarci un po’ dell’abito dei nostri ruoli. Fare le capriole per divertire chi abbiamo davanti, per farci notare, per chiamarli a noi ed avere un po’ di attenzione, senza tante strategie e bei discorsi. Di salire sul palco, con Rodrigo e Josephine, per fare i giochi e salti come loro o almeno provarci, per ricevere un applauso e regalarlo agli altri, vedersi circondati da gente che ride , infischiandosene del loro giudizio o della loro indifferenza, confidando che qualcuno alla fine capirà la nostra arte. Alla fine venne il giro del cappello, dove noi possiamo percepire quanto valore diamo all’arte di strada, ed io avevo solo pezzi grossi, così mi persi nella fiera per farmeli cambiare ed al mio ritorno i Nanirossi erano seduti sulla loro scatola , uno accanto all’altro, senza più cappello.
Erano teneri e stanchi, non ebbi il coraggio di avvicinarmi per dar loro la mano, per ringraziarli e dire loro:
portate sempre tra la gente
con coraggio e fierezza
il vostro entusiasmo
e la vostra delicatezza.”
Un film sugli artisti di strada…tanto di cappello!
Dopo tanto…di nuovo a cappello!
Dopo tanto, tantissimo, abbiamo ritrovato il piacere di tornare in piazza ad esibirci a cappello. Inaspettati come un temporale estivo abbiamo approfittato del cielo nuvoloso per uno spettacolo pomeridiano nella bella piazza di Spagna di Finale Ligure! Certo la sensazione è proprio diversa rispetto alle folle che aspettano l’inizio dello spettacolo nei festival in giro per il mondo…..ma forse è proprio questo il bello del gioco (del teatro di strada) o semplicemente una delle sue infinite sfaccettature…. grazie mille a tutti quelli che si sono fermati per neanche un oretta a giocare con noi…..è stato un piacere!:-)
Nanirossi Show a Marina di Carrara…un po’ di foto!
Questo primo novembre è stata una giornata di sole bellissima e non potevamo non approfittarne per andare ad esibirci a cappello! Così, dopo tanto, siamo tornati sulla passeggiata lungomare di Marina di Carrara a fare il nostro spettacolo. Bello e divertente riassaporare l’energia di uno spettacolo a cappello con cui sorprendere i passanti e le famiglie a passeggio e regalare un oretta di risate….
Di passaggio a Iseo
Oggi spettacolo a Iseo, di passaggio per andare a verona dove domani saremo impegnati nella Turandot! Dopo cinque anni rieccoci in questa bella micro arena sul lungo lago capace di regalare un sacco di emozioni! Il pubblico è stato bello e partecipe…grazie a tutti! In particolare a Riccardo, proprietario e cuoco del ristorante l'”Orto e il Mare” che nel cappello ci ha messo una cena! Assieme a noi si è esibito Pallotto, un altro artista di strada, incontrato per caso ad Iseo. Per una volta è stato bello dividersi la piazza e chiacchierare un pó. ( Qua sotto un momento del suo spettacolo).
Mazara del Vallo
Continuando il nostro giro della Sicilia eccoci a Mazara del Vallo! Dopo una giornata di sole e visite turistiche non abbiamo resistito alla voglia di fare uno spettacolo a cappello….
Bellissima cittadina con un sacco di chiese ed un centro storico fatto di viuzze e vicoli, tipici delle Casba ( risalente al periodo Arabo della città)….il tutto a meno di 200km dalle coste Tunisine del Nord Africa.
…una domenica pomeriggio a Marina di Carrara
Sembrerà strano…ma, finalmente, al primo week end senza contratti o impegni vari non abbiamo resistito alla tentazione e siamo andati a fare uno spettacolo a cappello a Marina di Carrara… avevamo una gran voglia di arrivare in una piazza dove non ci aspettasse nessuno, così…come è giusto che siano gli spettacoli di strada…il sole e la temperatura primaverile hanno fatto il resto…così ci siamo ritrovati sul molo costruito affianco al porto di marina di Carrara.
(……qua sotto il video del finale dello spettacolo)