C’è tempo fino al 12 dicembre per fare richiesta sul sito del MIBACT per il mancato svolgimento di spettacoli nel periodo compreso tra il 23 febbraio e il 31 dicembre 2020, non eseguiti per effetto delle misure di contenimento dell’emergenza sanitaria da Covid-19.

La domanda, corredata dalle copie dei contratti di scrittura o da un precontratto o una dichiarazione del datore di lavoro, andrà presentata in via telematica seguendo le indicazioni che verranno ivi riportate. In mancanza di tale documentazione, potrà essere allegata altra idonea documentazione comprovante la programmazione dello spettacolo, le relative date e l’impegno del lavoratore.

AVVISO PUBBLICO-FONDO EMERGENZA COVID 2020
Riparto di quota parte del Fondo di cui all’articolo 89 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020 n. 27, per il sostegno degli scritturati per spettacoli teatrali.

Per chi avesse voglia, qua di seguito il link (e la conclusione) di un interessante articolo di A.Turco che riassume e descrive la situazione dello spett. dal vivo,  uscito su Jacobin Italia.

[…]Se coi numeri dei contagi attuali invocare la riapertura degli spazi culturali può apparire controproducente, bisogna osservare che un anno, il 2020, passato a lavorare e poco più, è ancora più frustrante. Siamo di fronte al rischio che emerga un’idea capitalista di essere umano che concepisce la propria vita esclusivamente attorno al lavoro, per poi tornare nella propria abitazione e lì coltivare, da solo, il proprio orticello culturale. In questo modo si sacrificano le nostre esistenze sull’altare del consumismo. Le case dove noi ci nascondiamo, le definiva Giorgio Gaber nel suo capolavoro C’è solo la strada, sono diventate il nostro rifugio, la nostra oasi, reclusione e via di fuga (culturale, s’intende). Invece di concentrare gli sforzi su nuove tecnologie vale la pena creare, ricreare e immaginare altri modi di stare insieme al tempo della pandemia. Partendo dalle rivendicazioni di chi lavora nel settore e allargando lo sguardo. Sogni e bisogni, ancora una volta.(Andrea Turco)